Quelli che...
    •    si iscrivono alla Lupatotina solo per sostituire chi si è iscritto, per lo stesso giorno, alla staffetta di Milano;
    •    la sera prima della Lupatotina, partecipano a una festa e dormono solo 4 ore;
    •    la sera prima della Lupatotina, alla soprascritta festa, fanno il pieno di carboidrati e fanno il bolo combo con enorme ritardo e a giochi fatti;
    •    la mattina della Lupatotina si alzano pimpanti e impazienti, arrivando all'appuntamento con mezz'ora di anticipo;
    •    si rendono conto, durante la corsa, che la Lupatotina è davvero la gara più veloce del veronese;
    •    provano a correre ma vengono presi soavemente in giro da partecipanti e volontari;
    •    durante la corsa, a 6,30/km circa, parlanti con il proprio pace (Andrea) sono redarguiti da una partecipante: “Risparmia il fiato: potrai permetterti di parlare solo quando correrai almeno a 5/km!”;
    •    durante la corsa sono salutati con un “Buona passeggiata!”;
    •    sfilano dinanzi a auto impazienti che le buonanime dei volontari hanno cortesemente fatto fermare circa “mezz'ora” prima del loro attraversamento;
    •    vengono salutati, all'arrivo, “Visto, che ce l'avete fatta anche voi!?!”;
    •    “maledicono” chi hanno sostituito, Alberto, e pensano più volte che non parteciperanno mai più alla gara più veloce di qualsivoglialuogo, perlomeno fino a quando non supereranno la barriera dei fantomatici “5/km”;
    •    all'arrivo, sono felici, sorridono e scoprono, insieme a Andrea, di essere attesi dagli Amici (Cristian e Pietro);
    •    si rendono conto dell'Amicizia di un pace, Andrea, che ha sopportato andature quasi da passeggiata e cede il passo all'arrivo;
    •    il giorno seguente, cercano la storia delle Bocche di Sorio di San Giovanni Lupatoto, lungo le quali hanno corso: canali di irrigazione del fiume Adige, concessi, dal Magistrato ai Beni Inculti di Venezia, alle famiglie Bongiovanni, Contarini e Mocenigo e inaugurati la quarta domenica di Quaresima alla fine del XVI secolo;
    •    concludono ringraziando chi hanno “maledetto”, lo Sport e l'Amicizia!

10 righe Lupatotissime ... di Andrea Verzura [T1 • PD]
Rapido e succinto: le mie 10 righe saranno semplicemente una raccolta di 10 frasi ascoltate durante la mattinata.
Premetto: lietissimo di avervi visto anche se troppo brevemente per quanto era il tempo che non ci si vedeva.
Ho partecipato per il piacere di esserci e sono tornato a casa contento di aver accompagnato Valeria nel suo avvicinamento a Vienna ma soprattutto di aver ri iniziato a correre dopo una sosta assai prolungata.
ecco la collezione di chicche sentite oggi:
-c'è ancora qualcuno dietro di voi?
-sai, oggi non corro bene, ho il moroso che sta male (scusate il cinismo...ma per la tempistica e modo dell'affermazione aveva un che di irresistibile)
-dai che ce la fate
-volete fare un tiro? (vigilessa che fumava e visto il ritmo ci ha identificato come fumatori certi!)
-valeria! finchè non riesci a fare almeno 5'/km non parlare
-manca poco (dalla metà in poi)
-dovevo portarmi l'arnica per i nervetti (ma non si facevano con olio e limone??)
-bravi comunque
-al 7 km un assistente al percorso ci ha salutati (dopo un attraversamento) dicendo: "BUONA PASSEGGIATA"...francamente straordinario.
manca la decima, la aggiungo io:
mi piace correre perchè appena finito penso subito a cosa vorrei fare la volta dopo.
ciao, vado a cercare una parrucca.....

Pattuglia a ranghi ridotti per la 10 miglia Lupatotine, ma visi sorridenti e felici !

Le foto testimoniano il clima piacevole che ha caratterizzato il nostro breve, ma intenso incontro.

Per quanto riguarda la gara, tutti hanno fatto quanto nelle loro aspettative e correre è stato veramente fonte di piacere e di benessere !
Ho visto Cristian pimpante come non mai e se il buon giorno si vede dal mattino, a Vienna splenderà un bellissimo sole !

Valeria e Andrea coppia d'altri "tempi"....runnermente parlando !

Pochi commenti sul nostro compagno di viaggio, la convivenza è affrontata con lo spirito giusto, alti e bassi, ma nessuna paura o dubbio !

Il brindisi finale con Prosecco e Birra, ha suggellato la riconferma di una amicizia vera nata per uno strano caso del destino....si chiude una porta, si apre un portone !

Atleticamente … test positivo corso con facilità e leggerezza. Ho dovuto resistere alla tentazione di "accelerare" per rispettare il "senso" di questa gara/allenamento  senza strafare. Sono più soddisfatto per le sensazioni provate nei km di recupero di estrema tranquillità e decontrazione. Ultimo km a 3'50, tirato ma sempre controllando la foga! In ottica Vienna tutti mi vedono pimpante e in forma come non mai. Io non mi sento proprio così "sicuro". Ma sarà il betume asburgico a dire la verità: l'asfalto non mente mai!
Metabolicamente … somaro! Oramai la mia incapacità di gestire le cene in convivialità, che 9 volte su 10 precedono un appuntamento DNL, mi costringono a gestire situazioni metaboliche estemporanee e non in linea con i miei standard. Ovviamente sono bravissimo a farlo, e senza pregiudicare, sia atleticamente, sia mentalmente, la prestazione atletica. Però la mia massima aspirazione non è quella di "rimediare agli errori", qualità necessaria, ma di "prevenirli". Proverò a "controllarmi" di più per evitare di gestire gare con partenza in iper che ritengo inutili, a prescindere dal fatto che ho poi chiuso con buoni valori. Ovviamente non sono per le glicemie alte ma nemmeno per il 50 mg/dl asintomatico che sento sbandierare in giro con tanto di "ma io mi sentivo benissimo". Diamoci tutti una regolata o è meglio che chiudiamo tutti i siti, i blog, i social network e i team che si occupano di diabete e sport! Premesso che sono per il passaporto metabolico, ovvero per la trasparenza assoluta della gestione terapeutico e glicemica dell'atleta con diabete, a maggior ragione se evoluto, a maggior ragione se investito o autoinvestitosi di un ruolo "sociale".

Convivialmente … un grazie a Pietro per l'ottimo lavoro da pacer svolto. Attendere l'arrivo di Valeria e Andrea, parlottando del più del meno, e avvistare il loro sorrisone a centinaia di metri di distanza mi ha provocato un'overdose di felicità che non provavo da tempo nel dopo gara. Insomma prova certa e testimonianza di quella "serenità" auspicata, spesso dichiarata ma non testimoniata, di cui tanti sportivi amatori, con e senza diabete, si fanno ambasciatori ma che talvolta non sanno trasmettere, a partire da sguardi e atteggiamenti. No desperate type 1's … e la disperazione non guarda in faccia nessuno… lenti, veloci, atleti veri o presunti, normo e diversamente glicemici … chi di noi è veramente sano?